Krešo Marin (Atlantic Grupa): Il mercato nella ex Jugoslavia è in piena evoluzione
- info857215
- 15 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Proseguono le interviste ad esperti del settore del caffè, per comprendere l’andamento del mercato ed esplorare i modelli di business in risposta alle sfide che questo nuovo contesto ha messo in campo.
Oggi intervistiamo Krešo Marin, responsabile per lo sviluppo e la ricerca nel settore del caffè bar di Atlantic Grupa. L’azienda è una realtà attiva in tutta la ex Jugoslavia e con una significativa esportazione e distribuzione in paesi come Austria, Germania, Svizzera e molti altri. Atlantic Grupa opera in diversi settori oltre a quello del caffè, come quelli della bevande, degli snack e del cioccolato.

Qual è la posizione dell’azienda nel contesto in cui operate?
La nostra azienda è una realtà molto solida e influente, soprattutto grazie alla diversificazione e alla specializzazione che abbiamo nel settore del caffè, in particolare nella ricerca e nello sviluppo. Il nostro marchio di caffè viene venduto principalmente in Slovenia e Croazia, ma operiamo anche in paesi dell’ex Jugoslavia e attualmente abbiamo cinque torrefazioni: una in Slovenia, una in Bosnia, una in Macedonia, e due in Serbia.
Qual è la vostra strategia di espansione?
Naturalmente desideriamo consolidare la nostra posizione nella regione. In particolare, ci concentriamo sul caffè turco per il canale retail e sull’espresso per il settore Ho.Re.Ca. Abbiamo rafforzato la nostra presenza nel mondo dell’espresso attraverso acquisizioni di torrefazioni e distributori locali.
Ci descrivi come vedete la situazione del mercato del caffè?
Ci troviamo di fronte a un aumento record dei costi della materia prima e a ritardi nelle consegne, l’impegno è quello di non trasferire interamente questi costi ai consumatori, nonostante un adeguamento dei prezzi sia risultato inevitabile. Questo aumento dei prezzi si è visto sia nei supermercati che nei bar; tuttavia, rispetto all’Italia il prezzo minimo di un espresso nella nostra regione è più alto, arriviamo anche a due euro.
I consumatori ne hanno risentito?
Ad oggi il consumo nei bar non è diminuito in modo evidente. Il caffè è ancora percepito come una bevanda accessibile.




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